Fermatevi a Tok (se adorate le zanzare, è un paradiso)

Anchorage - Tok
12/06/2000

Tok è un incrocio. Venendo da Anchorage, si svolta a destra per il Canada. A sinistra si va invece verso Fairbanks. Ci sono 1319 abitanti, sette alberghi e dieci ristoranti. Significa che qui turisti e camionisti sono praticamente costretti a fermarsi. E’ il nostro ultimo giorno in Alaska. Siamo arrivati seguendo una strada molto panoramica, fra boschi di abeti e laghi, le montagne con le cime ancora innevate dovunque. Torrenti, cascatelle, pochissimo traffico, una sola auto della polizia incrociata con noncuranza e un solo paese con un bar e 25 abitanti: Chicken. Tappa di trasferimento, come sarà quella di domani verso Dawson e il Canada. Appena arrivato una signora mi ha chiesto se poteva aiutarmi in qualcosa. “Sì, cerco un saldatore”, ho detto sfacciato. E’ andata a informarsi, hanno fatto un paio di telefonate, si è offerta di accompagnarmici per farmi capire bene dov’era e sapere se poteva fare il tipo di lavoro che mi serviva. Mi ha poi riportato a prendere Vagabunda. Una gentilezza imbarazzante, ho pensato. E invece tutti i 1319 abitanti di Tok sono fatti così. Lo straniero è sacro. Il saldatore sembrava Gambadilegno, un po’ tardo nei movimenti, ma coscienzioso. Se l’è presa comoda, al punto che ho avuto tutto il tempo per conoscere una coppia sudafricana che, in camper, veniva da Città del Capo. Sono partiti nel ’93 e stanno facendo anche loro il giro del mondo. Molto più accurato e approfondito del nostro. Adesso da Anchorage andranno a Vladivostok e poi sperano di poter entrare in Cina. Non sarà facile. Finite le saldature ho fatto il pieno, sono tornato sulla strada e Vagabunda s’è fermata! Era come se non arrivasse più benzina. Prima una ragazzona (saputo che mi premeva avvertire Rita, è andata in albergo, l’ha trovata e l’ha portata da me…), poi un giovanotto con la barba come una capretta che si è messo subito a smanettare dentro il motore. Infine, almeno sei degli equipaggi: tutti fermi attorno a Vagabunda (è il pregio di Tok: di strada ce n’è una sola, chiunque passa ti vede). Le candele, lo spinterogeno, è un problema di corrente, smontiamo la pompa. E io a dire che non arrivava la benzina e basta. Infatti Gambadilegno, nel rimontare il filtro dell’aria, aveva piegato troppo l’ultimo pezzetto di tubo della benzina. Che non affluiva più, semplice. Che bello vivere a Tok! A patto che adoriate le zanzare. Sono voracissime e la più piccola ha le dimensioni di un Jumbo…