Scorpioni allo spiedo e peni di segugio

Pechino
02/09/1997

Sveglia di soprassalto, mancano cinque minuti alle 9.00. Si rischia di saltare la colazione. Ci vestiamo carini carini e via a fare i turisti. Grandi magazzini, piccole botteghe e fra gli acquisti importanti il diario di bordo con la copertina nera e i bordi rossi. Pranzo alla cinese, spendendo meno di un terzo rispetto a ieri. Sistemiamo un po’ i bagagli, cerimonia del thè, tempo per la scrittura. Cena al mercato delle bancarelle, odori e sapori indecifrabili, dolci coloratissimi, scorpioni e polli fumiganti. Dopo oculata e titubante osservazione, grande mangiata di spaghetti di soja: 2000 lire. Io sono piu’ che sazio, Fabio invece, dopo uno spiedino di pollo, si avventura su un arrosticino sulla cui origine è meglio non approfondire. Lui spera, se non altro, di essersi vendicato del cane che lo aveva morso. Birra lungo la strada, con una vecchina che ci segue aspettando di recuperare la lattina. Gelato da vomito. Cruciverba. Buonanotte. Bussa alla stanza un cinesino, dice che domani, invece che alle 8.00, si parte alle 6.30. Quindi, sveglia alle 5…