Sotto l'Everest

Xigaze - Everest camp
18/09/1997

Micidiale. Tappa tostissima, valichi irraggiungibili, Vagabunda che arranca, fino a fermarsi perche’ proprio non ce la fa a proseguire. Fabio smanetta un po’ con l’anticipo, si riparte, 14 minuti di ritardo al controllo orario. La seconda prova e’ piu’ ardua della prima, dovremmo tenere i 70 all’ora, ma ci sono buche profondissime, prendendole veloci si rischia di spaccare qualsiasi cosa. In condizioni normali, vedendo strade del genere si tornerebbe indietro. Ma sappiamo che gli altri ce l’hanno fatta a passare, dobbiamo farcela anche noi. Altri 14 minuti di penalita’, ma riusciamo a portare la Flavia indenne all’arrivo, una distesa oltre i 4.000 con l’Everest sullo sfondo, sfavillante ed immenso. Ci rifugiamo in una specie di bettola, ci sono gli amici greci e maltesi. Festa con l’Ouzo e le olive, foglie di vite farcite, caffe’ alla Ciriminna, trattative e acquisti con poliziotti e pastori che vengono a venderci la mercanzia piu’ improbabile e strana. Serata indimenticabile. La toilette e’ un buco in cima a due scalette distinte (man-woman) all’aperto, sotto la luna che illumina l’Everest…