Speriamo che qualcuno ci aiuti

Pechino
04/09/1997

Sveglia comoda, ma colazione quasi fuori tempo massimo. Prepariamo il primo viaggio con i bagagli, poi di corsa in albergo per il briefing dei navigatori. Come al solito non abbiamo capito una “mazza”. Si decide all’unanimità di saltare il secondo briefing per andare a cena con gli ambasciatori (che non avevano i Ferrero Roche’…). Il ristorante è davvero gradevole, sotto un pergolato, con le lanterne e tanti aneddoti. L’addetto culturale ci invita a casa per un “caffettino” italiano. Maurizio e Andrea disertano, sono stati poco bene per le eccessive libagioni di vino cinese all’Hard rock cafè. “Si è vomitato anche i calzini”, dice Andrea che ci delizia con le sue storie di “pescatore abusivo di cozze”. Prima faceva il meccanico e pare che abbia le mani d’oro. Avremo presto modo di sperimentarlo, Vagabunda non è davvero al meglio delle sue condizioni, credo proprio che il cambio o lo sistemiamo o ci darà grossi grattacapi. Per quanto riguarda le ruote dipinte d’oro, fra poco i cerchioni dovrebbero finalmente sporcarsi...