Classic India

Il mondo è un libro
e chi non viaggia ne conosce
solo una pagina

(Sant'Agostino)

La manifestazione non ha nell'agonismo la sua caratteristica principale. Del resto, nel dna degli organizzatori c'é più la scoperta degli itinerari, delle genti, dell'avventura che non la competizione. Certo, bisognerà rispettare partenze e arrivi e riuscire a stare nei tempi. Ma alla fine la "classifica" sarà di sicuro qualcosa di secondario rispetto al piacere delle cose viste e vissute. Noi del resto, con la piú piccola delle macchine ai nastri di partenza, non abbiamo nessun'altra ambizione sportiva se non quella di compiere lo stesso percorso degli altri concorrenti e dimostrare che Giugiù la nostra Alfa Giulia TI 1300, puó correre ovunque. L'importante sarà, come sempre, non avere problemi meccanici e - se proprio dovessimo incorrere in qualche contrattempo - sapere che tra i ricambi c'é di sicuro il pezzo che ci tirerà fuori d'impaccio. Vero "mago Alberto"?

Una gara di lunga durata in India sinceramente non c'é mai stata. Però c'é tanta "altra" storia, quella della seconda nazione più popolosa della Terra, con una cultura ultramillenaria, con tradizioni, afflati religiosi, esperienze sociali e umane che non hanno uguali. Scenderemo verso il Gujarat, uno degli stati indiani meno battuti dal turismo, dove nacque Gandhi, dove é stato scoperto il bacino di carenaggio più antico del mondo (4.000 avanti Cristo!), dove a Palitana c'é la collina dei templi con 800 edifici sacri, ognuno scolpito nella pietra con la secolare devozione dei monaci artisti. Insomma, un viaggio dentro la storia, a bordo delle nostre beneamate auto d'epoca, ospiti delle favolose dimore dei marajah, a contatto con un popolo così lontano dai nostri costumi ma sicuramente ospitale e pacifico.

I compagni di viaggio sono tutti piloti esperti, a cominciare dal professor Giancarlo Puddu e sua moglie Agneta (rally in Himalaya, Sudamerica, Indocina). Ci sono poi Paul e Sandra Merryweather (nessuno al mondo crediamo abbia disputato piú gare di loro due), Peter e Sue Noble (nostri compagni anche in un Raid dell'Etna), i finlandesi Martti e Pirkko Kiikka (organizzatori di un party a Saigon quando Raikkonen vinse su Ferrari), Xavier e Ines de Marmol, anch'essi viaggiatori instancabili. Si partirà il 19 gennaio, compleanno del co-driver.