Carrarmati, dervisci e villaggi rupestri

Erzurum - Nevsehir
08/10/1997

Turchia centrale dalla mattina alla sera. Molti uomini in armi lungo le strade, posti di guardia, qualche carrarmato. Non ci sono problemi per Vagabunda che veleggia rapida e ci porta in albergo in tempo per consentire una visita alla meraviglia della Cappadocia: il villaggio rupestre. Sono abitazioni a forma di cono, scavate nei secoli dentro la pietra. Alcune hanno cinque-sei piani, sono dotate di tutte le comodita’. Altre sono diventate negozi per i turisti, ristorantini. Viene voglia di restare li’, aspettare che la luna incornici i comignoli, argentando le finestre a oblo’, i gerani, i profili straordinari di questo villaggio perduto nel tempo. A sera, ecco le danze dei dervisci. Un gruppo di speciali preti-ballerini che danzano in tondo continuando allo stesso tempo a girare vorticosamente su se stessi. Sembra facile a dirsi, ma deve essere davvero difficile a farlo per minuti e minuti, rimanendo concentrati, senza sbagliare un passo o una giravolta. Provateci voi, a fare un giretto soltanto, con la testa un po’ reclinata all’indietro.