Appena entrati in Turchia troviamo Thomas Noor con panino al prosciutto e birra ghiacciata. La conclusione di una settimana di astinenza va festeggiata o no? Il profilo del monte Ararat ci accompagna maestoso per un lungo tratto. Quando pensiamo, arrivati a Erzurum, che la tappa e’ finita, ci dirottano verso una montagna. L’hotel e’ lassu’, ornamento di una stazione sciistica a 2.400 metri. Bottiglia di vino sul piazzale per sconfiggere il raffreddore. Arriva Ciriminna al traino di un trattore: “La mia Fiat 1.100 non ce la faceva piu’, troppo ripida la salita. Mancavano poche centinaia di metri, stavo per fermarmi. Il trattore praticamente mi ha agganciato al volo…E pure stasera, niente penalita’” C’e’ la piscina con acqua bella calda, una delizia. C’e’ la solita cena a base di zuppone, riso e montone. Inavvicinabile lo spaghetto alla bolognese che, pure, alcuni equipaggi inglesi trovano delizioso. Per Istanbul ci vogliono ancora 1.500 chilometri.