I nostri soldi farlocchi

06/07/2016

 

Siamo a Brest, confine bielorusso con la Polonia orientale. Dalla finestra dell'albergo, insomma, possiamo già vedere l'Europa. Domani torneremo a fare i conti in euro abbandonando la valuta locale che é un vero rompicapo per tutti. Al valore delle banconote, infatti, vanno tolti quattro zeri. Per cui se esibisci un pezzo da cento farlocchi dovresti renderti conto che stai cercando di comprare qualcosa o di dare una mancia che ha il valore di un centesimo di farlocco. Per complicare le cose - già complicate per conto loro - sono in circolazione le nuove banconote e da queste gli zeri non vanno tolti. Insomma, un pieno di benzina costa 400.000 farlocchi. A meno che tu non stia pagando con le nuove banconote e allora con queste nuove 400.000 potresti comprare tutto la pompa di benzina o il bar, cassiera compresa.

La gara? Sempre tosta oltre il limite del ragionevole. Oggi 505 chilometri e quattro prove speciali su sterrato o sabbia. L'insipienza degli organizzatori é stata inventarsi la ripetizione di due prove. I primi la fanno, poi compiono un percorso per perdere tempo e quindi tornano a mettersi in fila. Ovviamente si procede in ordine inverso di classifica e quando le anteguerra rientrano, dopo che hanno già disputato la prova, si mischiano con le dopoguerra. Il guaio é che la prova si svolge in una stradina stretta stretta di nove chilometri, sabbia e polvere rendono impossibile sorpassare anche se il più lento volesse dare strada al più veloce. Tanta confusione, tante bestemmie. Noi ci siamo dovuti accodare a quello davanti (una mastodontica Holden) e pazienza. Confusione anche per rientrare in albergo, il vigile insisteva per mandarci dalla parte sbagliata, ci siamo mischiati come nelle comiche di Ridolini. Domani giornata di puro trasferimento, con mattinata da spendere in frontiera. Non succederà niente, speriamo. Ciao.