Esemplare unico della serie Fleetwood, un motore V8 di 5.400 di cilindrata, cambio automatico, servosterzo e servofreno, rifiniture esclusive e 70 anni d’età. Un’auto principesca per il ”principe della risata”. Questa Cadillac appartenuta ad Antonio de Curtis verrà messa all’asta a fine mese e chi dovesse aggiudicarsela potrà far propria una tipica battuta di Totò: “C’è chi può e chi non può. Io può”.
Interni in pelle nera, rifiniture extra lusso. Dagli stabilimenti General Motors era uscita in origine con una livrea total black: Totò fece gli scongiuri e ordinò che gliela consegnassero con un rivestimento di particolare tessuto giallo e verde, una finissima moquette idrorepellente. L’auto conserva ancora la targa originale degli anni ‘50 (NA 213338) e c’è da giurare che il principe si giocò più volte quel terno secco sulla ruota di Napoli. Adesso, la fortuna di diventare il nuovo "conservatore" di questa fuoriserie passa attraverso carandclassic.com, il sito di aste di auto storiche più importante d'Europa. Basta collegarsi, studiare l'andamento delle offerte e piazzare una proposta d'acquisto. L'azienda è serissima, vi lavorano più di cento dipendenti, i meccanismi di aggiudicazione e di pagamento sono rapidi, affidabili e controllati.
Cromature lucenti, sei metri di lunghezza e con un motore capace di sprigionare 240 cavalli, il nuovo proprietario della Cadillac di Totò non passerà certo inosservato. Ma attenzione: come diceva il principe de Curtis “Signori si nasce. E io, modestamente, lo nacqui”.