La primera Lanzia al Titicaca

La Paz - Puno
16/10/2001

Ci siamo riempiti gli occhi con le meraviglie del Titicaca, il lago navigabile piu’ alto del mondo (3.810 metri di altitudine) che separa la Bolivia dal Perù. Tutta la gamma degli azzurri, dal celeste chiarissimo al blu cobalto, con sfumature addirittura d’avorio. Le coste sono brulle o coltivate o con chiazze d’alberi che sfiorano l’acqua. Il cielo sembra un palmo sopra la testa, le nuvole gonfie, di un nitore che hanno le cose appena nate. Insomma, una vera, indimenticabile bellezza. La giornata non era cominciata bene: ci siamo diretti nel traffico verso la cattedrale, strade ripidissime, coda a un semaforo, stop. Rita e’ scesa a spingere, commovendo passanti e militari. Poi saltiamo di netto il test in circuito. Soste turistiche, imbarco su pezzi di legno che trasportano in continuazione da una riva all’altro qualsiasi mezzo o mercanzia. Atroci cinque chilometri di cobbles (quella pavimentazione di pietre disposte una dopo l’altra, ma non lisciate, un supplizio per le nostre sospensioni). Frontiera col Peru’, solite trafile, Rita riesce a saltare una fila chilometrica convincendo un militare a mettere di straforo il timbro necessario sul nostro carnet de passage. Filiamo dritti verso Puno. L’arrivo e’ festoso (“La primera Lanzia al Titicaca”, ci dicono), proprio a bordo della Yavari, nave a vapore costruita in Inghilterra nel 1862 e portata, smontata in duemila pezzi, a dorso di mulo, fin quassu’ . Bisognerà pensare a qualcosa del genere anche per Vagabunda.

THE FIRST LANCIA TO TITICACA

We have eyes full of amazements of Titicaca, the highest navigable lake in the world (altitude 3.819 m.) that divide Bolivia from Peru. We could recognize all different blues: pale like clear sky and deep like cobalt. Somewhere it was like ivory. Coasts are rough or cultivated or with woods just by the water. Sky seems very near and clouds are thick and white like whipped cream. In short, a real, unforgettable wonder. The day did not start very well. Going to the start, in the centre of the city, after a red light uphill, Vagabunda stopped and could not start any more. Rita went out to push and immediately a few boys came to help her. We did not run in the circuit. We often stopped to take pictures. Then we crossed the lake on small boat that could carry only one car at time. We had five horrible kilometres on cobbles. At the border with Peru always the same bureaucracy, Rita manage to avoid a long cue and convince a military to put immediately the stamp we need. We go straight to Puno. The arrival is very joyful (The first Lancia to Titicaca, they say to us), just on Yavari the steam boat built in England in 1862. After they dismantled it in two thousand pieces, they brought it here. We must think to something like that for Vagabunda.