And the winner is...

22/07/2016

Il premio inesistente della simpatia é stato assegnato al team "Desperate co-drivers", quelle sei signore che mezz'ora prima della partenza trovavano sempre la stessa scusa ("Devo andare a timbrare!") per scomparire alla vista dei mariti. Ma del controllo orario non gliene importava mai più di tanto. Volevano soltanto riunirsi per sghignazzare, raccontarsi cose riprovevoli compiute ai danni dei coniugi-piloti, malignare e ridere. Sei allegre comari accomunate da una classifica che vedeva le rispettive vetture abbastanza ravvicinate e siccome l'ordine di partenza seguiva la classifica al contrario, Rita - la meglio classificata - a un certo punto rimaneva sola. Più di una volta qualcuna si fermava per farle compagnia e al marshall che l'invitava a sbrigarsi e a tornare in macchina, rispondeva: "Non ho fretta, un minuto in più o in meno che vuoi che conti?". Naturalmente il marito-pilota per quel minuto era disposto a tutto e se avesse saputo il motivo per cui a fine tappa se lo sarebbe ritrovato sul groppone...

La ricerca del tipico cappello delle giovani mongole ha impegnato gran parte del nostro giorno di sosta a Ulaan Bataar. Poi il cappellino con perle e nastrini é stato inghiottito nelle misteriose segrete del bagagliaio. É rispuntato di colpo all'arrivo, Rita se l'é messo in testa proprio nel momento in cui abbiamo tagliato il traguardo sotto l'arco di trionfo. É talmente piaciuto che tutte le altre "desperates" hanno voluto indossarlo e farsi fotografare a ricordo dell'appartenenza a quel club, inesistente ma indimenticabile.

    • #frankontheroad Pechino Parigi ep 2