Dieci tigri e fiume Kwai

Tusita - Kanchanaburi
10/03/2008

Andatevi a vedere le foto, se non ci credete. Ma la visita al Tempio delle tigri è stata davvero memorabile. Abbiamo passeggiato in mezzo a loro, le abbiamo accarezzate all’interno del canyon, le abbiamo accompagnate insieme ai monaci. Un’esperienza unica e stupenda, che valeva sicuramente la deviazione di un’ottantina di chilometri da Kanchanaburi, dove siamo arrivati dopo pranzo, al termine di una sgroppata autostradale di 560 chilometri. Il terrazzo della nostra stanza (de luxe, ça va sans dire) affaccia proprio sul fiume Kwai e al ponte ci siamo andati a piedi. Poi, in sei con una barca veloce, abbiamo visitato il museo e il cimitero di guerra (oltre centomila caduti per la crudeltà dei giapponesi nel far costruire ai prigionieri la “ferrovia della morte”). Impressionante il numero dei barconi-ristorante-karaoke che vanno lenti sul fiume con una musica assordante. Noi ci siamo ritirati in camera subito dopo cena, ansiosi di vedere come erano venute le foto, scattate nel canyon delle tigri . Peccato non assistere allo spettacolo del mattino quando nel tempio razzolano anche un paio di cuccioli, nati in cattività e per questo abituati a familiarizzare con i visitatori e, come tutti i cuccioli, sempre pronti a giocare e a farsi coccolare.