Le pattuglie americane hanno due pistole (e le usano!)

Anchorage
11/06/2000

Il negozio del gommista americano dell’Alaska è un grande capannone aperto anche la domenica. I ragazzotti sono rapidi, guanti e occhiali salvavista che appena Ciriminna li vede se ne innamora. Ne sta cercando un paio proprio così, che non siano da vista e nemmeno da sole e coprano bene l’occhio anche lateralmente. Tanto dice e tanto fa che uno dei ragazzotti glieli regala. Lui contraccambia con una medaglietta di Palermo, “Ah, Sicily’s pizza!”, esclama quello soddisfatto. E così ci siamo fatti riconoscere pure ad Anchorage…Quanto alle gomme, ho buttato le due Pirelli M/S, andavano bene solo su fango e neve ma d’estate è difficile trovarne anche qui. Adesso ho come ricambi le due peggiori Michelin scartate da Ciriminna che se ne è fatte mandare quattro nuove da Palermo. Cambio olio Esso Ultron (l’ultimo era stato a Kashgar, seimila chilometri fa), cambio candele Champion (andavano dalla Toscana). Pranzo con Peter che poi si mette a sostituirmi il semiasse con quello appena arrivato. E si raccomanda per la saldatura. Passeggiata turistica e cena in un ristorante del centro a base di salmone affumicato e chele giganti di granchio. Sì, va bene: ma questo è un sito sul giro del mondo, sulla competizione, cosa succede dietro le quinte del rally? Nulla, solo che c’è un nuovo direttore di gara americano, pare che sia un pluricampione dei rally continentali e che abbia tracciato un percorso a sua immagine e somiglianza: bruttissimo. Ha fatto tutta una serie di raccomandazioni: dare sempre retta ai poliziotti, hanno due pistole e le usano (!); se siete dietro a uno scuolabus che ha le luci accese non azzardatevi a sorpassarlo; rispettate i limiti di velocità, ma state attenti che la gara è sempre tirata, infine, fate attenzione agli alci, non avete idea di quanto siano grandi, se vi scontrate con uno di loro, voi finite all’ospedale e la macchina dallo sfasciacarrozze. Classifiche? Sempre le stesse, Vagabunda prima di classe e quarta assoluta. Il massimo che poteva fare fino a Pechino. Da adesso in poi penserà solo a tornare a casa…