Girando a Sepang

Kuala Lumpur
29/02/2008

Lampeggia e diluvia alle Torri Petronas, al termine di una giornata coi suoi momenti d’ansia. La nostra sveglia, per le inesplicabili congiure del destino, è suonata alle due di notte. Eppoi alle sette, quando l’avevamo fissata, non s’è fatta sentire. Bella colazione, preparazione da scolaretti in gita, pullman per il circuito di Sepang dove dovrebbero essere arrivati i container con le nostre amate autostoriche. Le prime voci parlano di qualche ritardo e di qualche incidente, tutti a sperare che non sia capitato alla propria auto. La nostra sta insieme a quella di Giancarlo Puddu, sana e salva. Stenta a partire, alla fine ci mettono un po’ di benzina e ronfa felice. Con le gomme da sterrato giriamo lungo l’asfalto del circuito, illudendoci di fare la pole position. Gwendolina lamenta problemi già noti per l’avviamento: batteria bobina o motorino che sia, lei stenta a ripartire. Traffico metropolitano, tripmaster che non funziona, imbocchiamo puntualmente la strada sbagliata che ci porta dritti dritti in un enorme parcheggio… Paghiamo per uscirne ma poi siamo praticamente in hotel. I 70 chilometri dallo’autodromo a Kuala Lumpur hanno riavvolto il nastro già visto della distesa di palme, dei conglomerati di villaggi periferici, della sky line con le torri e i grattacieli. Domani penseremo all’avviamento e al tripmaster. Adesso ci stiamo dando sotto con un vino californiano che toglie i pensieri e induce a un rapido sonno. Erano proprio buone le chele di granchio e quella salsetta piccante di chili al profumo di pomodorino…