Jettature, timbri e Chianti

14/07/2016

 

Veniamo subito alla classifica: siamo tredicesimi assoluti! La Volvo con cui abbiamo battagliato a lungo ha avuto problemi di carburazione durante una prova speciale e adesso é dietro di un minuto e 52 secondi. La Amx (5.700 cc) aveva faticato a superarci, poi aveva preso il largo, distanziandoci in classifica generale. Ma oggi deve aver avuto un intoppo (io potrei pure fare il nome di chi l'ha jettata…) perché ha pagato 22 minuti di penalità e adesso si ritrova nuovamente dietro di noi. Domani difenderemo le posizioni, che comprendono anche un secondo posto di categoria e la conservazione della medaglia d'oro.

Tappa ovviamente durissima, un passo dolomitico dopo l'altro: i primi due (Brocon e Spera) in prova speciale, gli altri (Manghen, Maniva e il terrifico Croce Domini) inseriti in controlli orari impossibili da rispettare. Per infiocchettare questo pacco-regalo, ecco la scalata del Bernina innevato e dei suoi 2.232 metri. Noi siamo giunti in tempo, e con tutti i controlli a timbro rispettati, solo per la  benevolenza dei commissari che hanno elargito due ore di tolleranza. Ma usufruirne appieno avrebbe significato arrivare in hotel alle dieci di sera, dopo essere partiti alle nove di mattina. 

Note positive, mai? Sì, due alberghi: il Molveno, spalmato sull'omonimo lago, proprietà della famiglia Bettega (indimenticabile l'Attilio, rallyman grandioso; e adesso  il figlio Alessandro prova a ricalcarne i successi) che ci ha ospitato a colazione con sapori che credevamo non esistessero più: speck, mortadella, parmigiano, bollicine. Secondo albergo, questo Kempiski di Saint Moritz: a cena una tagliata che più tenera e saporita non si poteva e dolcetti da ingrasso. Peccato per i sette franchi svizzeri dell'acqua minerale. Non voglio nemmeno sapere quanto verrà a costare sulla carta di credito una bottiglia di Chianti, annata 2012. Se domattina mi vedrete piangere sul balcone, già sapete perché…