Scambio di doni con i bambini georgiani

Tblisi
14/05/2000

Giornata di sosta in Georgia. Piccole riparazioni, lavanderia, turismo. Ma partiamo dalla cena di ieri sera, con l’ambasciatore italiano Michelangelo Pipan e signora e il vicepresidente del parlamento Giorgi Tsereteli. Tblisi è gemellata con Palermo e l’altro concorrente italiano, Francesco Ciriminna, è sponsorizzato proprio dal comune di Palermo. Quindi, brindisi, fratellanza, omaggi e irresistibile abbraccio finale di Francesco a nome proprio e per conto di Leoluca Orlando. In mattinata controllo alle sospensioni, ai semiassi, riparazione del fanalino posteriore che si era staccato entrando in città. Nel pomeriggio visita turistica, chiese ortodosse, negozietti scarni, edifici della grandeur sovietica. Qui, il bilancio dello stato, i soldi cioè su cui si può contare, sono una cifra ridicola: 600 miliardi. Questo spiega l’abbandono delle strade, delle case, la difficoltà a investire in qualcosa. La pensione sociale è di 12 mila lire al mese, un professore ne guadagna 50 mila. Un vetro rotto non si ripara, una buca rimane lì ad allargarsi. Però ci sono le Mercedes coupè dell’ultima generazione, il divario tra ricchi e poveri è stridente. Meravigliosi i bambini che vengono a chiedere l’autografo o una penna e portano a loro volta in regalo libri incomprensibili, bicchierini smaltati, cartoline-dono. La classifica? L’unica novità è che il nostro più immediato e temibile inseguitore sulla Mustang ha preso 13 minuti di ritardo. Adesso in seconda posizione nella classifica della categoria Classic Sport, da noi guidata, c’è la Austin Healey 3.000. Ha 14 minuti di distacco da Vagabunda. Nell’assoluta, sempre primi Giles-Giles con la Hillman Hunter (replica fedele di quella che vinse la Londra-Sidney del ’68), 15 minuti totali di penalità. Porsche 356 e Aston Martin al secondo e terzo posto. Vagabunda sempre più saldamente al quarto, mezz’ora totale di penalità. La Fiat 1.100 B di Ciriminna è addirittura terza assoluta nella categoria anteguerra. Le due auto italiane, insomma, stanno dando la polvere alle Rolls, alle Bentley, allo squadrone delle Mercedes, alle Jaguar e alle Ford. Speriamo che a Torino non lo vengano a sapere. Sarebbero capaci di pre ndersene il merito.