Partiti

Pechino - Datong
27/05/2007

E’ bella vederla anche da lontano, questa smisurata Grande Muraglia. Ci accoglie per la partenza con uno spettacolo multicolore: maschere sui trampoli, musicisti e sbandieratori, bambini in costumi coloratissimi, figuranti che danno vita a serpenti, leoni, mostri variopinti. Parte l’Itala col numero 1 ed è una festa di flash, operatori accalcati, urla d’augurio. Autostrade subito intasate, i camion che stazionano sulla corsia di sorpasso, i dieci yuan ai tanti caselli. Sosta pranzo a un monastero letteralmente abbarbicato alla roccia, sorretto soltanto da esili pali. Cellette dei monaci e belle statue non solo di Budda ma anche di Confucio e del rappresentante di una terza religione. Ci sono anche panciute divinità cattive, dallo sguardo torvo e minaccioso. Ultima picchiata per Datong, hotel con grande parco-giardino e la gente accalcata ai cancelli. Un’altra festa di bambini e di miss con la sciarpa, tutti intorno alle macchine curiosi ridenti contenti. La nostra Giulietta ha macinato i suoi chilometri senza stancarsi, solite piccole flessioni quando la strada sale, ma l’impressione è che cominci a sciogliersi un po’. Mi sono chinato per vedere se perdeva un po’ d’olio e ho scorto un tubicino che sembrava staccato. E’ venuto il meccanico Andy, l’ha tirato ed è venuto via. Potrebbe avere qualcosa a che vedere con lo sfiato L’importante è che l’auto continui a camminare..