Nonno Crown mena duro

14/06/2016

Prima giornata di rally in Mongolia, intensissima e stupefacente. Abbiamo cominciato con una prova alla quale molti della carovana non erano abituati: l'esercizio della pazienza. Tre ore di coda, di attesa snervante, di fila seduti in macchina per oltrepassare le dogane. Dopo i 200 chilometri di asfalto verso nord, é scattata la prima speciale, 41 chilometri di sassi, buche e un po' di sabbia. Noi ce la siamo cavata in 38 minuti, Gerry Crown in un quarto d'ora di meno, 110 di media oraria! Praticamente volava. Ma non é stato il solo. Due australiane possenti, madre e figlia, Joanne e Heather Worth con una Volvo 122 S, hanno spiccato il quarto tempo assoluto. Nella prova successiva, 21 chilometri, meglio di Crown ha fatto la AMC AMX, 5.700 cc, che ha fermato i cronometri a 11 minuti. Noi a 18. Siamo così a metà classifica. Le australiane, di nuovo quarto miglior tempo, impressionanti. Però il rally sta diventando troppo specialistico, le macchine sono dei proiettili, ultrapreparate, enorme potenza, enormi ammortizzatori, passano un palmo sopra buche e sassi,  come fanno gli overcraft, scelgono percorsi rettilinei e vanno a tutta. Comunque, la sera al campeggio é stato un incanto, il cielo grande e sontuoso, la cena in allegria, tutti affascinati dalla meraviglia del paesaggio. C'é una minuscola tenda che ci aspetta, buona notte.