Una giornata che sara’ difficile cancellare dalla memoria. Ci attendono quattro settori. Nessun problema per il primo, ma il secondo mette i brividi: 45 chilometri in 34 minuti. Il che significa 80 all’ora. Ma da fare su una stradina di montagna, dissestata, larga come un senso unico ma con i camion che ti vengono addosso dalla direzione opposta. Prima, seconda, clacson, prima, li mortacci, clacson. Ci sono anche molti mezzi militari. Becchiamo 21 minuti di ritardo, pero’ raggiungiamo Dangerfield che ci precede in classifica. Prendo io la guida, situazione tranquilla, sorpasso in rettilineo, terza-quarta, la marcia entra normalmente ma accelero a vuoto. Fermi: semiasse o primario del cambio? Il meccanico piu’ vicino sta a Lorelai, 150 chilometri. Nello spiazzo di un distributore affittiamo un camion. Problemi con i soldi, loro non conoscono il taglio da venti dollari. Arriva un uomo autorevole, ha la scorta, garantisce che i soldi sono buoni, fa caricare Vagabunda a spinta, da un terrapieno, ci ospita sulla sua jeep. Sul sedile, un kalashnikov col colpo in canna.
