Vestiti da pakistani veri

Lahore
27/09/1997

Colazione comoda, lavoretti, ingrassaggio e lavaggio. Questa si’ che e’ vita! Cambio olio, saldatura dell’asticella per la bandiera, articolo per il Messaggero senza affanno, risistemazione del bagaglio. Il tutto con grande rilassatezza, in questo giorno di sosta nel parco erboso dell’albergo elegante. Vengono le televisioni, noi stiamo li’ a magnificare Vagabunda. E, per non farci superare da nessuno, la accreditiamo di 180 cavalli di potenza e oltre 200 kh/orari di velocita’. Club-sandwiches sul bordo della piscina e sortita al tramonto, col primo fresco, per il rito dello shopping. Decidiamo di comprarci la divisa nazionale dei pakistani, il camicione bianco che copre pantaloni amplissimi. C’e’ un ricevimento con cena ufficiale e noi (con Theo e Masnadieri) ci presentiamo vestiti alla moda pakistana, elegantissimi. Gli ospiti, travestiti all’europea, ci vengono incontro commossi e ci abbracciano. Si sta freschi sul serio, in grande scioltezza e liberta’. Selci fa finta di suonare un violino, facciamo onore al buffet, servito au bord de la piscine. Dove Fabio tenta una foto artistica delle luci sott’acqua.