Classic Malts 1999

08/05/1999

Al suono delle cornamuse scozzesi

Così bello il Malto dell’anno prima, che nel ’99 ci sono tornato con mia figlia Silvana. Stesso percorso di avvicinamento dell’anno prima, mio fratello che mi fa trovare l’auto (stavolta è la Lancia Flavia coupè 1.8) ad Amsterdam e che verrà a riprendersela lì, all’aeroporto. Finiamo nella stessa classe del campione irlandese rally che, nelle speciali e in qualche gimkana, ci bastona sonoramente (si gareggia sempre contro i concorrenti della stessa classe, il primo penalizza tutti gli altri). Ci rifacciamo nella regolarità, dove alla fine saremo addirittura terzi assoluti. Bellissimi i paesaggi, il tempo che cambia ogni mezz’ora, tutto verde e azzurro, con l’acqua che non sai mai se è di lago o di mare. Un memorabile sandwich col salmone, una gita all’isola di Islay dove si beve whisky per otto ore di seguito, nuove e durature amicizie. L’ultimo giorno, vicino all’aeroporto, faccio scendere Silvana che si imbarca in anticipo. Siamo in un distributore, c’è un gruppetto di altri concorrenti. Faccio finta di sgridarla, tiro giù la valigia e la lascio lì sola soletta tra lo sbigottimento generale. Premiazione fantasmagorica, tutte le vetture schierate a semicerchio nel cortile di un castello imperiale. Peccato non poterci tornare l’anno prossimo, ma saremo impegnati, per 80 giorni, Around the World.