Raid dell'Etna 2012

30/09/2012

La luce, la Dea, la 103

Fanghi a Vulcano e polle d'acqua bollenti. Il cratere infernale del Mongibello visto dall'elicottero e scalato poi col fuoristrada fino a quota tremila. Il ricamo incredibile e la squisita fattura degli argenti e della Dea di Morgantina. Il circuito di Pergusa, le antiche corse in salita. Come sempre, la Scuderia del Mediterraneo ha raccolto 80 equipaggi (metà stranieri) e ha mostrato loro una Sicilia da cartolina. Quindicesima edizione, tanta esperienza, tanta voglia di soddisfare i "clienti", inventando ogni anno raffinate sorprese. La gara non é stata da meno, 42 pressostati, nessuno banale, anzi qualcuno davvero carogna. Mario Crugnola aveva stravinto ma nell'ultima satanica prova alle Zagare (una birillata coi tubi storti e improvvisi cambi di ritmo) ha cumulato quasi 900 penalità, finendo addirittura quarto e lasciando la vittoria al tedesco Stegmann che pure nella stessa speciale aveva pagato ben 400 punti. Noi in quegli otto passaggi abbiamo preso -  tanto per dire - appena 77 centesimi e alla fine ci siamo classificati al sesto posto. Purtroppo nelle due lunghe scalate dell'Etna abbiamo totalizzato un paio di 300 perché la nostra Fiat 1100-103 del '53 non ce l'ha fatta a stare nei tempi. Ha riscosso una simpatia assoluta, ha avuto tanti acciacchi, ma nei passaggi si é dimostrata micidiale e sicura. E soprattutto, col suo portapacchi d'epoca e valigia d'antan, ci ha fatto vincere l'ambitissimo premio Lufthansa per il Gentleman driver. A Pergusa ci siamo piazzati secondi e nel match race notturno terzi, perdendo solo in semifinale. Insomma, tutto bene. Compreso il rientro a tre cilindri dopo che gli amici dell'Aci (grazie ancora, Paolo!) erano riusciti a non farci perdere il traghetto a Palermo. Molte nuove amicizie, molte macchine da ammirare (la Bugatti di Werner Esch...). E un compiacimento finale: venti equipaggi stranieri sono rimasti in Sicilia per proseguire la vacanza in questa terra di mare e di luce. 

    • Etna in elicottero