La Flavia ha le ruote dorate!

Pechino
03/09/1997

S. Nestlè, colazione a base del nostro latte condensato. Si parte per il porto. Pechino è sterminata, milioni di persone, di auto, di bici. Panorama piatto, casettine, stagni. La città del porto è uguale a Pechino e – dicono – grande lo stesso. Mattinata trascorsa in un deposito di container. Vagabunda è tra le prime a uscire, appare forte. Ma le ruote, chi ce le ha dipinte tutte d’oro? Nino? Ezio? Un orrore! Vagabunda va subito in moto ma sembra che giri a tre cilindri. Mettiamo 100 litri di benzina a 70 ottani. Lunga attesa per ritirare le targhe e le patenti cinesi. Le altre vetture sembra che siano tutte bene attrezzate, muscolose. Compriamo acqua minerale e banane. Si torna verso Pechino, col motore che fa le bizze. All’arrivo ci aiutano Selci e Campagnoli, i pesaresi della Citroen 2 Cv. L’inconveniente potrebbe dipendere dalla calotta dello spinterogeno, ossidata da un mese in mezzo al mare. Ma il cambio… mettere la terza è una scommessa. Serata all’Hard rock cafè, in nostro onore. Cibo e bevande eccellenti.