La Grecia sul truk

Kamena Vourla - Patrasso
13/10/1997

Jennifer sta malissimo stamattina, dacci la tabella di marcia, le proponiamo; proveremo a prendere il timbro per te. “Non posso, c’e’ in ballo la medaglia d’oro…”, spiega. Dopo tutti i magheggi che ci siamo inventati noi, per non farci dare le giuste penalita’, il suo attaccamento alle regole ci sembra quasi fuori posto. Partiamo seguendo le strade piu’ corte e dirette, ogni tanto un trasbordo. A un certo punto, il truck ci lascia nella piazzetta di un paesino alle falde di una catena di monti. “Il mio collega arrivera’ a minuti”, dice e se ne va. Vagabunda sta li’ in coma, noi ci facciamo un paio di birre. Non si vede nessuno. Poi arriva, professionale e rapido, conosce a memoria le stradine che scendono verso l’azzurro del mare e si imbarca con noi per superare lo stretto. Anche li’, al porto di Patrasso, non c’e’ ancora nessuno, possiamo scegliere la corsia d’imbarco che preferiamo. Arrivano gli amici, saremo trainati per ultimi nel ventre del ferry. E’ la tattica per uscire subito, correre in officina e sperare in Santo Ezio, il meccanico col motore di ricambio.