Tattica per domani: svegliarci vivi

Golmud - Tuotuo Heyan
13/09/1997

Ce l’abbiamo fatta anche noi a superare due volte in un giorno quota 5.000 con la nostra auto d’epoca. E’ stata una tappa micidiale, una media da 60 km all’ora da tenere in Himalaya, su strade con buche spaventose e con deviazioni dentro veri e propri burroni, dove molti camion locali finiscono rovesciati. Adesso siamo attendati in un campo a 4.400 metri di altezza. Ogni tanto qualche spruzzo di neve, i soliti giovanissimi militari che, intirizziti dal freddo anche loro, vengono a curiosare. Molti i guai patiti dai concorrenti, non tutti giunti al traguardo di tappa. Col satellitare riesco a parlare con mia moglie Rita che,insieme a mia figlia Silvana, stanno facendosi il bagno al Circeo... Poi sono andato alle latrine e tornando ho visto la nostra tenda sollevata dal vento dirigersi verso il fiume. Scatto, tuffo olimpico e placcaggio. Ovazione di tutta la carovana. Ma mi è scoppiato un mal di testa furibondo. L’aria è sempre più rarefatta, dopo lo zuppone bollente abbiamo deciso la tattica per la notte: svegliarci vivi domani mattina!