Mestizie sul Corno d'oro

Istanbul
10/10/1997

Alle 8, Vagabunda mesta mesta occhieggia dal carro-attrezzi davanti all’hotel. Theo ci accompagna, conosce quelli delle autostoriche locali, passera’ la giornata con noi. Bisogna aprirle il cuore, povera Vagabunda. E io non posso far nulla. Non mi regge l’anima, torno in albergo, lasciando Fabio e Theo ad assisterla. Scrivo qualcosa, detto un pezzo, ne preparo un altro. Telefono a casa, vengo a sapere dei preparativi per l’accoglienza. Ma se ancora non so come sta andando l’intervento al cuore, se Vagabunda e’ viva o morta? Rivedo l’americano Noz, ritirato il primo giorno di gara: l’auto l’ha rispedita in Usa, ma non vuole perdersi l’atmosfera dell’arrivo in place de la Concorde. E’ tornato anche Herman the German, assiderato in Cina. Broncopolmonite doppia, sta guarendo, vuole portare a casa quel bestione di La France, anno di costruzione 1907, trasmissione a catena, undicimila di cilindrata. Ce la fara’ di sicuro. Come pure la Allard dei maltesi Willie e Arrigo che pero’ continua ad avere un rumoraccio che non promette bene.